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Paese d'origineMyanmar o Birmania
Pelo Corto: Aspetto generaleAspetto generaleGatto di taglia media, distinguiamo due tipi quello americano dal corpo più compatto e dalle forme tondeggianti, e quello inglese che ha un corpo di tipo foreign più slanciato ed elegante. Caratteristico il mantello zibellino e la sua morbidezza tanto che viene definito gatto-visone. Il Burmese possiede in generale è un insieme di forme estremamente morbide e proporzionate, che gli conferiscono un aspetto di estrema leggerezza. Il peso può variare tra i 3,5 e i 6,5 Kg.CarattereIl Burmese è un gatto esuberante, intraprendente, curioso sempre attivo e vivace. Ottima compagnia per il padrone al quale si lega seguendolo ovunque, è un gatto socievole e mal sopporta la solitudine. E’ dotato di un forte miagolio ma meno insistente del Siamese. Ottimo cacciatore ama stare in giardino ma ben si adatta anche alla vita casalinga. La storiaIl Burmese è una razza dalle origini molto antiche, sono state trovate precise descrizioni ed illustrazioni su un antico testo proveniente da Ayuthya antica capitale del Siam risalente al XVIII secolo che riportava tra le diciassette razze di gatti descritte una denominata Sulapak o Thong-Daeng che può essere considerata come l’antenata dell’attuale Burmese. La storia recente della razza risale al 1930 quando Joseph Thompson medico della marina militare statunitense portò in patria da Raangon capitale della Birmania una gatta di nome Wong Mau dal mantello di colore marrone scuro e dagli occhi ambrati. Il dottor Thompson pensando che si trattava di un soggetto particolare assieme ad altri allevatori intraprese un lavoro di selezione per cercare di riprodurre soggetti con quel particolare mantello color visone. Dopo diversi accoppiamenti si resero conto che Wong Mau in realtà era un ibrido frutto dell’ incrocio tra un Siamese e un Burmese (oggi diremmo che si trattava di un Tonkinese); si operò con successo un incrocio con un Siamese dal mantello chocolate point riuscendo in questo modo ad ottenere nella cucciolata i primi gattini dal mantello color visone. Incrociando con la mamma e tra di loro questi gattini si ottennero nelle cucciolate successive gatti con tre diversi tipi di mantello tra cui quelli desiderati che possedevano il gene “ cb “ specifico del colore omogeneo del Burmese. Nel giro di qualche anno riuscirono a fissare il gene specifico del Burmese (“cb”) e nel 1936 la razza venne ufficialmente riconosciuta dalla C.F.A.. Col tempo all’ originario colore zibellino del mantello, se ne aggiunsero e furono riconosciuti altri tre tipi, blu, chocolate e lilac. La razza agli inizi degli anni ’50 giunse in Europa e soprattutto in Inghilterra destò grande interesse tra gli allevatori che dopo un lungo lavoro di selezione introdussero altre varietà di mantello e modificarono alquanto la morfologia selezionando soggetti dalla forma del corpo più slanciata e dalla testa di forma triangolare rispetto ai soggetti più compatti e con le caratteristiche rotondità degli americani. Del Burmese esiste anche una varietà a pelo semilungo che prende il nome di Tiffany. Il Burmese per la bellezza del suo mantello ha goduto di una certa diffusione soprattutto nei Paesi anglosassoni, ed è stata molto importante anche perché è stata utilizzata per dar vita ad altre razze come il Bombay (Burmese con American Shorthair), il Burmilla (Burmese con Persiano) e il Tonkinese (Burmese con Siamese). TestaLa testa nel tipo americano si presenta arrotondata senza alcuna zona piatta, abbastanza larga vista di fronte. La fronte, le guance e il mento sono tondi, il muso è corto e tondo e il naso presenta uno stop apprezzabile. La mascella è forte. Nel tipo inglese la testa è corta, di tipo triangolare ristretta in punta. Il cranio è largo e arrotondato. Gli zigomi sono sporgenti, lo stop è evidente, le mascelle sono larghe e il mento è forte. Nell’ insieme la testa appare sempre armoniosa e dai lineamenti dolci e delicati. OrecchieLe orecchie sono di media grandezza, larghe alla base, ben distanziate e con le punte arrotondate. Viste di profilo appaiono leggermente inclinate in avanti, esternamente sono ricoperte da peli corti. ColloIl collo è corto e ben sviluppato. OcchiGli occhi sono espressivi, grandi e ben distanziati. La linea superiore dell’occhio è dritta ed obliqua, quella inferiore è tonda. Il colore dell’ iride deve essere giallo dorato ma sono ammesse tutte le gradazioni dal giallo all’ ambra. CorpoIl corpo di taglia media, abbastanza compatto con il petto largo e arrotondato, il dorso è dritto con spalle e anche della stessa dimensione. La struttura ossea e muscolare è solida. Appare un poco più slanciato nei gatti di tipo europeo. ZampeLe zampe di ossatura media ben proporzionate rispetto al corpo, hanno una muscolatura forte e robusta. I piedi sono tondi e di medie dimensioni. CodaLa coda di lunghezza media è spessa alla base, si assottiglia leggermente in punta. MantelloIl pelo nel Burmese è molto corto e ben aderente al corpo, fine e lucido ha una tessitura setosa. Il sottopelo è quasi assente. In tutte le varietà di colore la pigmentazione sarà più accentuata a livello del dorso e alle estremità e più sfumata nella parte inferiore del ventre. Non devono essere presenti sul mantello striature di qualsiasi tipo tranne nei cuccioli le cosiddette marche fantasma che scompaiono durante la crescita. Il colore definitivo del mantello come pure la fissazione del colore degli occhi si ha dopo i due anni di età. Per il colore del mantello gli americani della C.F.A. riconoscono solo quattro varietà: zibellino (colore bruno scuro è il più diffuso), blu (colore grigio-argento), chocolate (o champagne colore cioccolato al latte) e lilac ( colore grigio pallido con riflessi rosati). In Europa la F.I.Fe riconosce i quattro colori della C.F.A. compreso il rosso, il crema e lo squama di tartaruga in tutte le possibili combinazioni. DifettiOcchi di tipo orientale e di colore verde o blu, Scheletro troppo esile, corpo lungo di tipo orientale, coda arcuata o con nodi, tigrature e macchie bianche. NotePer gli americani sono ammessi accoppiamenti con le razze Bombay, Burmilla, Tonkinese e Siamese. * La scheda è stata redatta dal Dott. Giuseppe Barba, non ha alcuna valenza legale e/o ufficiale e per tali scopi si rimanda agli enti preposti: FIFe, TICA, CFA, ANFI e FIAF. Entra anche tu nel Club! 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