Rubrica: Pet Mind
L'OLFATTO del CANE: perché è così prodigioso? E in che misura lo è?
L'olfatto di un cane è lo strumento con cui conosce e riconosce il mondo e con cui acquisisce informazioni essenziali sui suoi simili
a cura di Adriana Silvestro
Il cane vive in un mondo fatto soprattutto di odori. Mentre nell'uomo è la vista il senso più sviluppato, nel cane, come tutti sanno, è l'olfatto. Attraverso l'olfatto il cane conosce, riconosce e ricorda la realtà: si può dire che la “legge” proprio come fosse “un libro aperto”.
Dagli odori che avverte, può ricavare tantissime informazioni.
Proprio per questo motivo, quando passeggiamo con il nostro cane dovremmo sempre lasciarlo tranquillo e dargli tutto il tempo che desidera per soffermarsi su determinate tracce; dovremmo comportarci allo stesso modo anche quando incontra un suo simile e i due esplorano col tarfufo le rispettive aree anogenitali: non sta “perdendo” tempo, sta leggendo una sorta di carta geografica del luogo (cosa c'è, chi c'è, chi c'è stato....), in un caso, e la carta d'identità del suo simile, nell'altro.
Anche quando torniamo a casa, il nostro cane spesso si prende un po' di tempo per annusarci: lui non ci fa domande, non può farle; ma, in realtà, quello che gli interessa sapere lo scopre semplicemente annusandoci: dove siamo stati, come siamo disposti e anche .. con chi siamo stati! (ed in genere è interessatissimo se avverte odori di un altro cane e, spesso, si agita... Diciamo che "tradire" un cane senza essere scoperti, è impossibile!)
Per noi un ambulatorio veterinario è un luogo dove ci sono semplicemente dei cani, i loro proprietari e dei medici. Per il nostro cane è un “concerto” di informazioni che riceve dagli odori degli altri cani presenti, ma anche di quelli che sono passati di lì. Mentre noi vediamo una cane bianco, uno piccolo, uno grande ... il nostro cane intanto "vede" con il suo olfatto l'età, il sesso, la disponibilità sessuale, lo stato di salute o di malattia, lo stato emotivo (ansia, paura, aggressività...), la natura dominante o sottomessa di tutti i suoi simii presenti...
I cani hanno (come i gatti) un organo vomeronasale, detto "organo di Jakobson", che permette loro di catturare i feromoni, delle particolari sostanze chimiche prodotte da alcune ghiandole. Sono proprio i feromoni a fornirgli tutti i dettagli utili sui suoi simili, informazioni essenziali per la sua vita sociale.
Per comprendere quanto sia potente l'olfatto di un cane rispetto al nostro, basteranno delle cifre: la superficie dell'epitelio olfattivo di un cane ha un'estensione che misura dai 18 ai 150 cm quadrati, mentre nell'uomo misura dai 2,5 ai 4 cm quadrati; i ricettori olfattivi in un cane arrivano a 220 milioni in un Labrador Retriever, 200 milioni in un Cane da Pastore tedesco, 147 milioni in un Fox Terrier, 125 milioni in un Bassotto, 100 in un Bulldog … Mentre nell'uomo? Nell'uomo sono soltanto 5 milioni.
Soffermandosi su questa classifica delle capacità olfattive di alcune razze, si noterà che esse decrescono a seconda del mutare di tre variabili. Innanzitutto, a seconda della morfologia facciale del cane: i cani brachicefali (col muso schiacciato, cioè) presentano una diminuzione della lunghezza delle vie respiratorie, che dimiuisce il tempo di durata del passaggio dell'aria. Un altro fattore che determina un fiuto più o meno potente, è l'estensione della mucosa olfattiva e, di conseguenza, del numero di ricettori olfattivi. La terza variabile è la selezione genetica.
Con opportuni e mirati addestramenti le capacità olfattive di un cane possono essere potenziate, affinate ed anche specializzate nella ricerca di determinate sostanze.
Il Labrador Retriever è oggi il cane maggiormente apprezzato ed utilizzato per la ricerca di esplosivi, droghe e persone sepolte dalle macerie. Perché? Il motivo è semplice: un Labrador ha il maggior numero di ricettori olfattivi tra tutte le razze e può riconoscere 500.000 odori: un essere umano, invece, ne distingue soltanto 4.000.
Può risultare difficile per noi immaginare l'universo in cui vive il cane: è per molti versi differente dal nostro. Noi vediamo cose che lui non vede, ma lui sente cose che noi non sentiamo. Soprattutto, mentre i nostri occhi non possono vedere ciò che è nascosto o ciò che se n'è "andato", il suo olfatto può farlo.
6 Dicembre 2009
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