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Paese d'origineFrancia
Pelo Semilungo: Aspetto generaleAspetto generaleGatto di taglia medio-grande, di tipo semicobby, il corpo robusto è leggermente allungato, l’aspetto è massiccio e imponente, il portamento è estremamente elegante. Caratteristico il mantello semilungo con i points, il guantaggio di colore bianco e gli occhi di colore blu. Normalmente i maschi sono più grandi delle femmine. Il peso può variare tra i 4,5 e gli 8 Kg.CarattereIl Sacro di Birmania è un gatto dal carattere estremamente tranquillo, calmo ed equilibrato. Ottimo compagno per il suo padrone, si adatta splendidamente alla vita casalinga, sempre pronto al gioco, ama la tranquillità e non sopporta la solitudine, accetta la compagnia anche di altri animali. Se esce in giardino si comporta da buon cacciatore, accetta senza problemi la compagnia di altri animali suoi vocalizzi sono dolci e non fastidiosi. La storiaLe origini del Sacro di Birmania sono alquanto nebulose e misteriose. La maggior parte degli esperti sono concordi nel ritenere che l’origine di questa razza sia asiatica e in particolare della Birmania dove questi gatti erano allevati nei monasteri dei monaci Kittahs. I primi soggetti che giunsero in Europa negli anni ’20 furono donati dai monaci Kittahs in segno di riconoscenza a un diplomatico francese il quale stabilitosi a Nizza potè assistere alla prima cucciolata di questa razza. Un’altra versione dell’arrivo in occidente di questi gatti afferma che furono sottratti in modo illecito dagli stessi templi e venduti ad un ricco uomo d’affari americano da un servo infedele. Altri ancora asseriscono che la razza abbia avuto origine sempre nella regione di Nizza in Francia dove alcuni allevatori avevano operato degli incroci tra il Siamese e gatti dal pelo lungo come Persiani e Angora. Il Birmano come a quei tempi veniva chiamato venne riconosciuto in Francia già nel 1925. La razza ebbe subito un grande successo, ma durante gli anni che portarono alla fine della seconda guerra mondiale rischiò quasi del tutto l’estinzione. Partendo dai pochi soggetti superstiti, allevatori e appassionati, utilizzarono sangue dei Persiani colourpoint, per limitare i problemi di consanguineità e rinvigorire la razza. Nel 1950 il nome della razza viene cambiato in Sacro di Birmania per evitare di confonderlo con il Burmese che in inglese si traduceva Birmano. Nel 1966 Il gatto Sacro di Birmania venne ufficialmente riconosciuto anche in Inghilterra e nel 1967 negli Stati Uniti, da allora la razza ha conosciuto un grosso successo di pubblico e una grande diffusione in molti paesi. TestaLa testa è larga e abbastanza rotonda, un po’ più lunga che larga. Il cranio è arrotondato. La fronte è leggermente bombata. Gli zigomi sono abbastanza alti. Le guance sono piene. Il naso di media lunghezza, è di tipo romano, con uno stop poco accentuato. Il muso è ben sviluppato. Il mento è forte e fermo. OrecchieLe orecchie sono di media grandezza, ben distanziate, posizionate basse sul cranio, arrotondate in punta. leggermente inclinate e rivolte in avanti. ColloIl collo è ben muscoloso. OcchiGli occhi sono grandi, quasi rotondi e abbastanza distanziati. Il colore dell’iride è blu il più scuro possibile. CorpoIl corpo è di tipo semicobby, abbastanza lungo e pesante, presenta un ossatura solida e una forte muscolatura. ZampeLe zampe sono robuste,e proporzionate rispetto al corpo, l’ossatura è solida e la muscolatura è forte. I piedi sono grandi e rotondi. I polpastrelli sono di colore rosa e possono essere presenti ciuffi di peli tra le dita. CodaLa coda di lunghezza media, viene portata eretta a forma di pennacchio per la presenza di un lungo e folto pelo. MantelloIl mantello è morbido, setoso e semilungo. Il sottopelo è scarso. Il pelo è corto sul muso, meno corto sulle guance, è folto e lungo al collo dove forma la gorgiera, lungo su dorso e fianchi, corto sulle zampe. Tra i polpastrelli possono trovarsi dei ciuffi di pelo lunghi. Per il colore il Sacro di Birmania presenta le stesse caratteristiche dei gatti a motivo siamese, per cui lo ritroveremo soltanto su muso, orecchie, zampe e coda. Importante che vi sia sempre un netto contrasto tra il colore del mantello e quello dei points. I piedi devono essere di colore bianco (guantaggio). La restante parte del corpo varia dal beige dorato al bianco magnolia. Il colore più diffuso inizialmente era il seal o marrone scuro, poi sono stati introdotti il blu, chocolate, lilac, red, cream, squama, tabby, smoke e silver. la maschera fa parte dei points colorati del Birmano, è la zona situata sul muso che incornicia occhi, guance e bocca, al centro il tartufo. La sua forma è romboidale ed è nettamente staccata dai points delle orecchie. DifettiCorpo snello, struttura leggera, testa triangolare o rotonda, naso dritto, occhi rotondi o troppo piccoli, colore diverso dal blu degli occhi, orecchie troppo piccole o appuntite, macchie di colore da quelle previste dallo standard. NoteNon sono ammessi accoppiamenti con altre razze. ConsigliIl Sacro di Birmania come il Siamese possiede il gene delle punte “cs” che regola la sintesi di un enzima termosensibile che viene inattivato dalla temperatura più alta del corpo e che non si blocca a livello delle estremità più fredde o points (faccia, orecchie, zampe, genitali e coda), dove il colore sarà più intenso rispetto alle restanti parti del corpo. I cuccioli nascono completamente bianchi e dopo i primi giorni di vita iniziano a comparire i points e i guanti, che raggiungeranno la colorazione definitiva solo verso il primo anno di vita. Il guantaggio rappresenta nel Sacro di Birmania uno dei caratteri distintivi della razza. La presenza su tutti i piedi, l’estensione e la simmetria ne determinano l’unicità e la bellezza. Lo standard definisce il colore che deve essere bianco candido e l’estensione. Sull’arto anteriore e posteriore il bianco deve ricoprire solo le dita, sul lato plantare degli arti posteriori il bianco dei guanti deve terminare a punta tra la metà e i due terzi della zona compresa tra il grosso cuscinetto plantare e il tallone o garretto. Per maschera nel Sacro di Birmania si intende la zona situata sulla faccia che incornicia occhi, guance e bocca, la sua forma è romboidale ed è nettamente separata dai points delle orecchie. * La scheda è stata redatta dal Dott. Giuseppe Barba, non ha alcuna valenza legale e/o ufficiale e per tali scopi si rimanda agli enti preposti: FIFe, TICA, CFA, ANFI e FIAF. Entra anche tu nel Club! Potrai condividere: pensieri, foto, esperienze... e tanto, ma proprio tanto amore per la tua razza preferita! FarminaChannel ADV |
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