Rubrica: A 4zampe per il mondo
Pit Bull morde bambino. Bambino risponde. Come? Lo morde!
In Brasile un bambino è diventato un piccolo eroe.
Adriana Silvestro
Brasile, San Paolo, 24 luglio. Un bambino di 11 anni, Gabriel Almeida, è stato ieri protagonista di una vicenda davvero insolita. Aggredito da un Pit Bull, di proprietà dello zio, che gli si era attaccato al braccio, Gabriel ha reagito in un modo che ha destato lo stupore di tutti: ha risposto all'attacco. Invece di urlare e chiedere aiuto, deve aver pensato: "Ma anch'io ho i denti!" Così, per tutta risposta, ha afferrato il cane per il collo e gli ha inferto un feroce morso, talmente vigoroso che uno dei suoi canini è rimasto conficcato nella carne dell'animale! Conclusione: il Pitt Bull è scappato a gambe levate.
Che coraggio, che forza e che spiccato istinto di difesa!
Il bambino se l'è cavata con otto punti al braccio ed ha commentato, molto filosoficamente, il suo operato, sentenziando: "Meglio perdere un dente che la vita."
Il cane è stato quindi prelevato da un'unità cinofila.
Purtroppo sarà soppresso. Questo non ci piace per niente. Non siamo mai d'accordo sull'omicidio. Però "omicidio" non è la parola esatta. Dobbiamo forse dire: "canicidio"?
La cosa non sta nemmeno così: in realtà, sapere che questo cane tra breve non respirerà più, ci fa soffrire. Molto. Non riusciremo mai a farci una ragione della cecità e sordità di alcuni esseri umani sul valore di ogni singola vita.
E lo zio? Qualcuno gli avrà detto almeno qualcosa?
In fondo, sarebbe bastato da parte sua conoscere un po' meglio il proprio cane e mettergli una museruola.
Ed un essere vivente non sarebbe stato ucciso. Pardòn, "soppresso".
25 Luglio 2008