- Stampa Articolo |
- Commenti 0
Del.icio.us
| Facebook
| Digg
Rubrica: L'ABC... della Cinofilia
Introduzione alle razze canine
Uno strumento per un utile approfondimento
Redazione Scientifica
L’etnologia si occupa della classificazione delle varie razze nell’ambito delle diverse specie animali. In campo cinofilo tale classificazione presenta diverse difficoltà correlate da un lato al continuo riconoscimento di nuove razze che si aggiungono alle pre-esistenti o sostituiscono quelle che scompaiono; d’altro canto tutte le razze canine sono in continua, seppur lenta evoluzione.
Un’altra peculiarità della specie canina è ben rappresentata dall’affermazione di Tron (1945): “La classificazione dei cani presenta difficoltà notevolmente maggiori che non quella di altre specie domestiche, in quanto le differenze morfologiche tra una razza e l’altra sono tali… da far stupire che si tratti di animali appartenenti alla medesima specie”. Tuttavia nel corso degli anni sono stati fatti svariati tentativi di classificazione tra cui ricordiamo quello di Senofonte, che ha suddiviso i cani in due categorie (quelli adatti alla guardia e quelli per la caccia); quello di Aristotele che, invece, adottando un criterio geografico ha riconosciuto 7 categorie di cani (dell’Epiro, di Laconia, di Molosso, di Cirene, Egiziani, Indiani e Melitensi).
Gli antichi romani adottarono, invece, una classificazione generica, su base attitudinale, con particolare rilievo per le razze da caccia, definite venatiche (suddivise in tre sottocategorie sagaces che pedinano le tracce; celeres che rincorrono il selvatico e pugnaces che attaccano il selvatico) e nettamente distinte dai canes che includevano sia i pastorales (cani da gregge) che i villatici (cani da guardi, custodia, ecc).
In epoca più recente Keis pubblicò il Decanibus britannicis (1576) che proponeva una classificazione piuttosto schematica con la suddivisione in tre categorie i gentle kind (cani di tipo nobile); gli hornely-country (cani di tipo campagnolo) e i canish-kind-degenerate (cani ringhiosi per gente da poco) che a loro volta venivano suddivise in due o tre sottocategorie.
Nel 1755 il naturalista Buffon propose un’altra classificazione che partiva dal presupposto che dal cane da pastore fossero derivate tutte le altre razze conosciute, superando, quindi i criteri attitudinale e geografico utilizzati precedentemente, e basandosi, invece, su criteri di tipo morflogico, propose la seguente suddivisione: cani a orecchie dritte (cani da pastore); cani a orecchie semi-pendenti (levrieri) e cani a orecchie pendenti (bracchi). Tuttavia, tale classificazione presentava il limite di basarsi su un criterio morfologico non molto costante.
All’inizio del 800 Cuvier propose una classificazione che partiva da un criterio morfologico molto importante, ossia lo studio delle proporzioni diametriche del cranio, prevedendo la suddivisione in razze a cranio allungato, intermedio e raccorciato. Anche questa proposta, nonostante sui basasse su un criterio scientificamente valido, risultò insufficiente in quanto prevedeva la valutazione di un solo carattere morfologico.
Nel 1897, Pierre Megnin propose una classificazione che partendo da quella di Cuvier apportava alcune modifiche che ne facilitavano l’utilizzo. Innanzitutto prevedeva una suddivisione in 4 gruppi (Lupoidi, Braccoidi, Molossoidi, e Graioioidi) che venivano tutti suddivisi in 5 classi in funzione dell’altezza al garrese: grande (65 cm e oltre); media (40-65 cm); piccola (20-40 cm); nana (fino a 20 cm) e bassotta.
In tempi più recenti sono state effettuate altre proposte fra cui quelle di Cornevin e quella di Dechambre. La prima parte dallo studio delle proporzioni corporee e suddivide le razze canine in dolicomorfe, brachimorfe e mesomorfe; ogni gruppo viene poi suddiviso in sezioni tenendo conto delle particolarità del cranio, delle orecchie e della natura del pelo, costituendo una complessa tavola sinottica di non facile consultazione.
Dechambre, invece, nel 1913 ha proposto una classificazione basata su alcuni caratteri morfologici che offrono maggior garanzia di mantenersi costanti. Più precisamente ha tenuto conto di caratteri plastici (profilo della testa e del tronco, proporzioni generali, natura delle estremità dei piedi); caratteri tegumentari (variazioni di pelle, peli e unghie) e caratteri energetici (caratteri psichici, grandi funzioni, fecondità, sangue, ecc.) in questo modo ha suddiviso le razze in tre categorie (rettilinee, concavolinee e convessilinee) che a loro volta sono suddivise in sezioni in funzione della natura del pelo (lunghezza, direzione, tessitura).
Questa classificazione è ancor oggi ritenuta scientificamente valida, anche se quella proposta da Megnin appare di più pratico impiego.
Attualmente la classificazione delle razze canine viene effettuata secondo la suddivisione proposta nel giugno del 1987 dall’assemblea della Fédération Cynologique Internazionale, entrata in vigore dal 1 gennaio 1990. Tale classificazione suddivide le razze canine in 10 gruppi a loro volta suddivisi in diverse sezioni e prevede l’indicazione tra parentesi del Paese di origine. Di seguito viene riportato lo schema di classificazione:
Gruppo 1° (cani da pastore e bovari, esclusi
Sezione 1a: cani da pastore;
Sezione 2a: cani da bovari.
Gruppo 2° cani tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri:
Sezione 1a tipo Pinscher e Schnauzer;
Sezione 2a Molossoidi;
Sezione 3a Bovari svizzeri.
Gruppo 3° Terrier:
Sezione 1a Terrier taglia grande e media;
Sezione 2a Terrier piccola taglia;
Sezione 3a Terrier tipo bull;
Sezione 4a Terrier da compagnia;
Gruppo 4° Bassotti
Gruppo 5° Cani tipo Spitz e tipo primitivo:
Sezione 1a cani nordici da slitta;
Sezione 2a cani nordici da caccia;
Sezione 3a cani nordici da guardia e da pastore;
Sezione 4a Spitz europei;
Sezione 5a Spitz asiatici e razze affini;
Sezione 6a tipo primitivo;
Sezione 7a tipo primitivo da caccia.
Gruppo 6° segugi e cani per pista di sangue:
Sezione 1a Segugi;
Sezione 2a cani per pista di sangue.
Gruppo 7° cani da ferma:
Sezione 1a cani da ferma continentali;
Sezione 2a cani da ferma britannici.
Gruppo 8° cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua:
Sezione 1a cani da riporto;
Sezione 2a cani da cerca;
Sezione 3a cani da acqua.
Gruppi 9° cani da compagnia:
Sezione 1a Bichons e affini;
Sezione 2a Barboni;
Sezione 3a cani belgi di piccola taglia;
Sezione 4a cani nudi;
Sezione 5a cani del Tibet;
Sezione 6a Chihuahua;
Sezione 7a Dalmati;
Sezione 8a Spaniel inglesi di compagnia;
Sezione 9a Spaniel giapponesi e pechinesi;
Sezione 10a Spaniel nani continentali;
Sezione 11a Kromfohrländer;
Sezione 12a molossoidi di piccola taglia.
Gruppo 10° Levrieri:
Sezione 1a Levrieri.
Consulta il nostro archivio, contenente tutte le razze canine
13 Maggio 2008