Rubrica: Pet Mind
Perché i cani dimenano la CODA? Gioia o paura? Quali sono i significati di questo movimento così tipicamente canino? Un'interpretazione
Il motivo per cui un cane scodinzola, non sempre è l'entusiasmo. Desmond Morris, un famoso studioso di etologia, propone un'analisi che abbiamo trovato molto interessante...
a cura di Adriana Silvestro
In genere pensiamo che un cane che scodinzola è contento e basta.
In realtà i cani, a ben guardare, scodinzolano anche quando sono preoccupati, nervosi o in preda ad un sentimento di competizione, per esempio per l'invasione del loro territorio da parte di un estraneo.
Certo è che, se prendiamo il guinzaglio e facciamo un cenno al nostro cane, lui si mette a scodinzolare e si agita in preda ad un gioioso entusiasmo.
Uno dei più rinomati etologi internazionali, Desmond Morris, definisce come "conflittuale" il tipo di emozione che prova un cane quando scodinzola, a prescindere se a procurargliela sia uno stimolo che percepisce come auspicabile (stiamo per dargli un biscottino) oppure non auspicabile (teme che stia per accadere qualcosa che lo preoccupa).
Abbiamo trovato l'analisi del dimenamento della coda nel cane di Desmond Morris molto interessante. Proponiamo dunque gran parte del suo saggio sull'argomento.
"Si sente spesso dire, sia dai profani sia dagli esperti, che se un cane dimena la coda è ben disposto. Ma non è affatto vero. (...) La verità è che tutti gli animali che dimenano la coda (siano essi canini o felini) esprimono uno stato conflittuale.
Quando una animale è dibattuto si sente tirato contemporaneamente in due direzioni diverse: vuole al tempo stesso avanzare e retrocedere, girare a sinistra e a destra. Però, dal momento che uno stimolo annulla l'altro, rimane fermo, in tensione. (...)
Cosa succede esattamente al cane che dimena la coda? Essenzialmente, l'animale è dibattuto, non sa se restare o andarsene. Il desiderio di fuggire è molto semplice da spiegare: è causato da paura. La voglia di rimanere, invece, è un po' più complessa da chiarire, anche perché non c'è una sola voglia ma diverse. Il cane può voler restare perché ha fame, prerché desidera fare amicizia, perché è aggressivo ... . Ecco perché è impossibile attribuire un unico significato al movimento della coda, è un segnale visivo che deve essere sempre interpretato nel contesto (...).
Per aiutarvi a capire quanto ho esposto sopra, vi darò alcuni esempi.
I cuccioli non dimenano la coda quando sono molto piccoli. (...) In genere, al 30° giorno di vita circa il 50% dei cuccioli dimena la coda e il movimento è decisamente conclamato al 49° giorno. (...)
Si potrebbe facilmente spiegare il fenomeno dicendo che si tratta di un'espressione di giubilo da parte dei giovani animali, me se fosse così allora perché i cuccioli non incominciano a dimenare la coda anche prima, quando hanno, poniamo, due settimane di vita? In quello stadio della loro esistenza il latte è altrettanto importante e le code sono abbastanza sviluppate, quindi il motivo qual è? La risposta è molto semplice: uno stato conflittuale tra i cuccioli. (...) Alla sesta o settima settimana di vita, i cuccioli incominciano a fare i prepotenti e ad azzuffarsi. (...) Quindi nel periodo dell'allattamento i cuccioli vivono uno stato conflittuale, sono dibattuti tra la fame e la paura: vorrebbero stare attaccati al capezzolo, ma non desiderano stare troppo vicini agli altri cagnolini. (...)
Il cane dimena la coda anche nel caso di approcci amorosi, dove sono presenti sia l'attrazione sessuale sia la paura. Infine, il fenomeno è osservabile soprattutto quando il cane è aggressivo. In questo caso l'animale che dimena a coda ha paura, anche se è ostile, e ancora una volta dimostra di vivere sensazioni in conflitto tra loro. (...)
La qualità del movimento varia molto da un animale all'altro. I cani sottomessi dimenano la coda in modo ampio e rilassato, mentre quelli aggressivi compiono un movimento corto e secco. Più l'animale è remissivo, più bassa è la coda durante ildimenamento. Infatti il cane sicuro di sé ha la coda completamente eretta.
Perché il dimenamento della coda è stato spesso male interpretato ed etichettato semplicemente come una dimostrazione di amicizia? Perché conosciamo molto meglio le forme di saluto tra uomo e cane che non quelle tra cane e cane. (...) Perciò quello che noi vediamo ripetutamente è un cane sottomesso che saluta il suo padrone o la sua padrona, gli elementi dominanti del suo "branco". In queste occasioni l'animale dimostra soprattutto la sua amicizia e la sua eccitazione per il fatto di rivedere il "capobranco", però la sua attrazione è frenata da una leggera paura: questa alternanza di sensazioni è sufficiente a scatenare la situazione conflittuale e quindi il movimento della coda.
E' un fatto che ci riesce difficile da accettare, perché vorremmo che i nostri cani provassero soltanto amore per noi. L'idea che abbiano anche solo un po' di paura ci dà fastidio. Però pensiamo per un attimo alla nostra mole, o anche solo alla nostra altezza, in confronto alla loro: noi li sovrastiamo e questo basta per preoccuparsi. Se poi aggiungiamo il fatto che li dominiamo in tanti modi e che dipendono da noi sotto tanti aspetti per la loro sopravvivenza, non c'è da stupirsi se sono così dibattutti. (...)
Nota. Estratto da: Desmond Morris, "Il CANE, tutti i perchè".
6 Novembre 2009