- Stampa Articolo |
- Commenti 0
Del.icio.us
| Facebook
| Digg
Rubrica: A 4zampe per il mondo
Parlando della manifestazione "Luv a Bully March", parliamo di lui, del Pit Bull, un cane tanto ammirato, discusso e, purtroppo, spesso "discriminato"...
Una festosa manifestazione annuale negli Usa afferma il diritto ad essere un Pit Bull e lotta contro la sua scomparsa. L'origine del Pit Bull, il suo fascino, la sua potenza ...le violenze che subisce. Tante foto e video.
Adriana Silvestro
I proprietari di Pit Bull in alcuni Stati americani si raccolgono ogni anno e sfilano con i loro cani nella “Luv a Bully March”, una parata per difendere i loro beniamini e per dimostrare che non esistono "cani cattivi" ma solo "cattivi padroni" (letteralmente “luv a bully” significa “ama un bullo”). La motivazione alla base di questa pacifica manifestazione di protesta è la volontà di affermare l'orgoglio animale di essere un Pit Bull e l'orgoglio umano di essere il proprietario di un Pit Bull. In alcuni Stati americani è "fuorilegge" avere un cane di questa razza (tra l'altro ancora non riconosciuta dalla F.C.I. - Federazione Cinotecnica Internazionale).
Per sfatare la cattiva fama di cui purtroppo gode il Pit Bull, durante l'allegra manifestazione c'è anche il momento detto "Kiss a Bully", in cui anche bambini molto piccoli si beccano un bel baciotto da questi cani dal faccione tanto "molossoide"...
Molti appassionati proprietari protestano (giustamente) contro la demonizzazione che i loro beniamini subiscono sistematicamente da parte della stampa. Va detto che in alcuni Stati tale "demonizzazione" ha portato a separare cane e padrone fozatamente, senza alcun rispetto per il legame affettivo esistente tra i due; e purtroppo anche a soppressioni di cani che non avevano mai manifestato aggressività. In molti video e pubblicità creati per sfatare le dicerie sui Pit Bull e per "salvarli" compare la tristissima frase: "Scusami se sono nato!"...
Una nota di colore che accresce l'amabilità di questa festosa "marcia" è che, cadendo nelle vicinanze della festa di Hallowen, cioè durante l'ultima settimana di ottobre, molti dei presunti, tremendi “killer” vengono travestiti da coccodrilli, diavoletti, ballerine, clown e showgirls con pelose sciarpette rosa.... E la cosa più bella, forse, è che possono partecipare tutti i cani ( METICCI e di TUTTE LE RAZZE) proprio per sostenere il loro "fratelli" Pit Bull
MA PERCHE' IL PIT BULL E' COSI' NOTO?
Innanzitutto facciamo una brevissima corsa attraverso la sua storia ... Questo "bullo da arena" ("pit" significa "arena") discende, come tutti i cani molossoidi, dagli antichi molossi che gli Assiri usavano in guerra. Attraverso i commerci, raggiunsero l'Europa e i Romani li usarono nei combattimenti contro grandi felini ed elefanti negli anfiteatri e come cani che andavano al seguito degli eserciti. Durante l'espansione dell'Impero, i Romani li esportarono anche in Inghilterra, dove questi fortissimi molossi "lottatori" si incrociarono con i cani autoctoni, dando così avvio alla nascita di esemplari sempre più potenti.
Facendo un salto di molti secoli, nell '800 i Bulldog inglesi (cani molto resistenti al dolore e allo sforzo e dalla presa d'acciaio, usati nella lotta contro i tori) vennero incrociati ai Terrier, dando origine al Bull Terrier. Questa razza si divise in due altri rami, date le diverse vedute ed intenzioni degli allevatori; alcuni tra questi si posero soprattutto l'obiettivo di perfezionare determinate caratteristiche morfologiche (e da loro fu selezionato l'odierno Bull Terrier); altri invece non seppero rinunciare al brivido di selezionare in modo sempre più accurato .... "IL COMBATTENTE PERFETTO": ebbene sì, eccolo il Pit Bull, il cane il cui nome è noto anche a chi non è affatto appassionato di cani...
Ora proviamo a fare una pausa, però: cosa vi provoca la definizione "combattente perfetto"? Sicuramente uno strano brivido. Di timore? Anche, certo... ma soprattutto (scommettiamo?) di ammirazione, almeno un po'... L'umanità è stata sempre affascinata dal mito degli "invincibili", dei "fortissimi" (...Bruce Lee, Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis e mettiamoci anche il mitico Ercole...e company) La forza, l'invulnerabilità, la perfezione... non sono queste le virtù di tanti eroi? Quanto può essere stata forte la tentazione di creare (noi umani, si sa, soffriamo di una sorta di "complesso di Dio"...!) un cane che avesse il morso micidiale dei Bulldog, l'agilità dei Terrier ( i Pit Bull sembrano quasi dei gatti, li avete mai visti saltare?...), una più grande intelligenza e una rara capacità di attenzione? Quello che affascina del Pit Bull è la sua dinamicità unita ad una grande forza, ed è proprio il rapporto tra il peso e la potenza a renderlo una sorta di "proiettile" di muscoli scattanti.
Benchè i combattimenti tra cani siano stati vietati sin dall' '800 sia in Inghilterra sia negli Stati Uniti (un promotore di tale proibizione fu il Presidente Roosvelt, che aveva proprio un Pit Bull!... ) continuarono (e continuano) clandestinamente.
Un articolo nella rubrica FarminaChannel News elenca alcuni tipi di allenamento e addestramento, davvero inauditi, cui vengono sottoposti questi poveri cani. (Se non siete troppo "impressionabili", potete leggerlo cliccando qui...). Basti però dire che, almeno in Italia, quando i criminali organizzatori di combattimenti clandestini tra cani vengono "beccati", i Pit Bull "da combattimento" possono essere riaddestrati o "recuperati" e spesso dati in adozione a delle famiglie, anche con bambini (lodevole attività che svolge, per esempio, la Lav)... Un demone che si trasforma in un angioletto? No, semplicemente un cane che incontra un'altra "specie" di esseri umani!
Il cane è un animale dotato di una caratteristica assai peculiare: ha un innato desiderio di "compiacere il padrone". Alcune razze più delle altre: il Pit Bull è una fra queste (famoso in questo è anche il Labrador Retrievre, per esempio...). Infatti, in genere, non è pericoloso per gli esseri umani quanto lo è per gli altri cani e animali (se addestrato in una certa direzione, sia chiaro...). E' un cane che si affeziona moltissimo solo ad una persona, per la quale sarebbe disposto a fare qualsiasi cosa. Se il cane "sa" (cioè "gli è stato DELIBERATAMENTE insegnato"!) che il padrone è contento se lui "assalta" o "azzanna", lo farà: lo farà per "far contento" il padrone.
Un po' dovunque nel Farminachannel (e non smetteremo mai di farlo...) abbiamo sottilineato la fondamentale importanza dell'educazione del cucciolo di cane e quella della sua socializzazione. "Da due cuccioli geneticamente identici è possibile, praticando due opposti modi di allevamento, ottenere, da adulti, due individui tra loro totalmente diversi. (…) L’uno affidabile, sociale, intelligente; l’altro aggressivo, socialmente incompetente e, anche per ciò, pericoloso", questo afferma uno dei maggiori etologi italiani, Danilo Mainardi in un suo saggio sull'aggressività dei cani.
La selezione dei Pit Bull che li ha dunque resi morfologicamente i migliori "combattenti" attira ancora molti individui, purtroppo del tutto sbagliati: persone che probabilmente soffrono di scarsa autostima, desiderosi di sopperire alla loro debolezza con un "potente" cane accanto, che addestrano poi ad essere "un'arma di difesa letale"...Persone a cui addirittura piace la morte... Sì, "necrofili", perchè nei combattimenti fra cani si muore... Adolescenti colpiti dalla sindrome del bullismo, di cui tanto si sta parlando ... Criminali che sfruttano il giro di scommesse sui combattimenti tra cani clandestini.
In Italia oggi per poter possedere un cane di quelli fino a poco tempo fa ritenuti "pericolosi" è necessario seguire un corso ed ottenere un patentino (per leggere il testo dell'ordinanaza del 3 marzo 2009, clicca qui). Ma, forse, più specifici controlli andrebbero fatti sui potenziali proprietari pericolosi se provvisti di menti così distorte...
Nota. Negli anni '30, negli Usa, l'American Pit Bull iniziò a distinguersi dall'American Staffordshire Terrier, che invece è una razza riconosciuta dalla F.C.I. (Federazione Cinotecnina Internazionale) Il Pit Bull risulta iscritto però dal 1898 nei registri dell' U.K.C.(United Kennel Club), che fissò il nome della razza in American Pit Bull Terrier
Video allegati:
A proposito dei video allegati, questa volta vogliamo fare una premessa: dopo aver visto Pit Bull tirare da soli con una corda delle macchine enormi, tra l'eccitazione di umani all'apparenza adulti ma forse ancora desiderosi di giocare alla guerra coi soldatini...; dopo averli visti sfigurati in modo inimmaginabile in seguito ai combattimenti; dopo aver visto Pit Bull picchiati per scatenare in loro l'attacco; ... e dopo aver visto un Pit Bull gettato in mare a lottare contro uno squalo... abbiamo deciso di offrirvi la visione soltanto di Pit Bull che non hanno subito tali "manipolazioni" e tali orrende violenze da parte dell'uomo. La responsabilità e la colpa sono solo umane, e le prime vittime di tutto questo sono loro, i Pit Bull, che, e questo punto vogliamo dirlo, troviamo dei cani davvero magnifici.
1. Un commovente video contro la discriminazione dei Pit Bull dal titolo "La verità al di là dei denti."
2. Un Pit Bull in uno "scontro" con un potente nemico giallo ...
3. Un Pit Bull di fronte ad un inattaccabile nemico... anzi due!
4. Una sequenza di fotografia di VERI Pit Bull su canzoncina che dice:"Voglio un ippopotamo per Natale..." (!)
5. Il muso e lo sguardo incantevoli di un Pit Bull che guarda in Tv filmati "per cani"...
6. 20 deliziosi secondi con un Pit Bull molto chiacchierone ...imperdibili!
23 Giugno 2009
Razze collegate:
| Bull Terrier Inglese | Bulldog | American Staffordshire Terrier |