Rubrica: Cuccioli
Il cucciolo di cane: perché ROSICCHIA tutto? Chi può, salvi le pantofole...ma comprenda anche lui!
Tra il quarto ed il sesto mese spuntano i denti definitivi e lui diventa una piccola peste, giocosa e "distruttiva". Ma cerca anche di inserirsi nel suo nuovo branco...
a cura di Adriana Silvestro
Tutti quelli che hanno avuto la fortuna di adottare un cane fin da cucciolo sanno che, in un determinato periodo della crescita, i piccoli quattrozampe attraversano una fase in cui sembrano diventare dei pestiferi "sterminatori" di ogni possibile oggetto.
La fase cruciale di tale comportamento si situa tra i quattro ed i sei mesi quando, cioè, al cucciolo spuntano i denti definitivi e il piccolino avverte un'irresisstibile voglia di mordicchiare e rosicchiare qualsiasi cosa. Il suo comportamento è del tutto comprensibile, perché in tal modo aiuta i denti a fuoriuscire e allevia il fastidio che avverte alle gengive.
Il piccolino rosicchia, però, anche per giocare e quindi bisogna stare attenti a ciò che si lascia in giro a portata del suo musetto. Massima attenzione va fatta per i cavi elettrici, quindi, e per tutto ciò che contiene sostanze pericolose o velenose: medicinali, detersivi ecc.
Le pantofole, i calzini, le scarpe (ed i loro lacci), i guanti, i cappelli... sarà difficile che non diventino per lui un oggetto di desiderio. Il solo modo per salvarli è non farglieli trovare. Non solo, bisogna anche fornire al cucciolo degli ossi da rosicchiare adatti alla sua età, per fargli esercitare questa attività così naturale per lui e che ha delle funzioni sia biologiche sia ludiche.
Una spiegazione più approfondita di tale comportamento dei cuccioli, la offre Desmond Morris. Soprattutto ci chiarisce quanto può sembrare strano alla mente del nostro cagnolino la nostra scontentezza, se lo rimproveriamo quando mordicchia qualcosa. Lui è, infatti, solo un cucciolo che sta facendo di tutto per inserirsi nel suo nuovo "branco", nozione questa, da non dimenticare mai se vogliamo capire il punto di vista di un cane:
"La spiegazione del fenomeno può essere legata a quella fase della vita del cucciolo nella quale l'animale è abbastanza grande per aver voglia.di cacciare, ma non è ancora molto bravo nel catturare le prede. In questo periodo è molto importante che il cucciolo sia ben nutrito, quindi gli adulti (allo stato selvatico) hanno l'abitudine di portare grossi pezzi di carne ai loro piccoli. Quindi, in questo periodo dell'esistenza del cucciolo il cane adulto (= il proprietario) lascia sparsa qua e là la roba da mangiare per gli animali più giovani. Di conseguenza, è del tutto naturale che un cagnolino consideri una pantofola sul tappeto o un pacchetto sullo zerbino come un regalo da parte dei membri più anziani del "branco". Non è un atto di cattiveria il suo. Chissà come si sente ferito e disorientato, il povero cucciolo, che sta facendo del suo meglio per inserirsi nel "branco" di esseri umani, quando lo sgridiamo, perché ha maciullato qualche nostro oggetto."
6 Giugno 2009