L'attegiamento in gara
Come vivere serenamente le gare e godere il rapporto conquistato con il proprio amico a quattro zampe
pubblicato
Sabato ,
25 Aprile 2009 alle ore
17:50 in
Le attività con il cane
a cura di Michele Caricato
L’atteggiamento
Come per ogni altro
impegno, anche il lavoro con il nostro cane deve avere alla base una
scelta pensata, frutto di riflessione e di conoscenza. Se avete voglia
di praticare un’attività è molto importante dedicarsi a quello che ci
sembra più indicato per noi e per il nostro amico, vagliando le varie
opportunità che il mondo della cinofilia ci offre e selezionando
l’ambiente e gli istruttori più consoni.
Tutto questo perché e
basilare partire con una forte convinzione che quello che si sta
facendo è davvero ciò che stavamo cercando, che gli esercizi, le
sessioni di addestramento e l’allenamento sono davvero un'attività che
ci aiuta a raggiungere gli obiettivi prefissati.
La positività che
deriva da una scelta consapevole è sicuramente maggiore e il pensiero
positivo dovrà sempre accompagnare le nostre azioni. Ricordate che
sempre e comunque siamo lì per divertirci e, nonostante il nostro
impegno sia al massimo livello, niente deve turbare la nostra serenità.
Quando
siamo in una competizione nessun risultato può influenzare la gioia del
nostro amico di lavorare con noi. Cerchiamo di raggiungere lo stesso
livello di complicità del nostro cane. Non facciamoci plagiare da
preoccupazioni varie su risultati esteriori, unicamente fonti di
tensione corporea e negative per quel rilassamento necessario alla
comunicazione con il nostro compagno. L’immagine esteriore di noi
stessi non inganna certo il cane ma un bel sorriso e una tranquilla
respirazione possono aiutarci a comunicare che la nostra è una tensione
positiva e utile.
L’abitudine a creare delle immagini positive
nella nostra mente in cui ci vediamo, assieme al nostro amico, eseguire
correttamente e armoniosamente tutti gli esercizi dovrebbe diventare
parte dell’addestramento. In una situazione di relax infatti è molto
più facile comunicare al nostro corpo il piacere conseguente al
compimento di determinate azioni. Tale piacere sarà richiamato nei
momenti precedenti la competizione e durante la competizione stessa,
facendoci raggiungere una concentrazione tutta a favore della nostra
prestazione.
La capacità di focalizzare il momento, di non farsi
prendere dallo sconforto o dalla paura, sono frutto del nostro
equilibrio che, nonostante non sia facile raggiungere, fa parte delle
aspettative del cane. Il nostro cane darà tutto se stesso qualsiasi
cosa succeda.
Quando entrate in un ring guardate il vostro cane, in
quel momento è l’essere più importante per voi e noi lo siamo per lui,
nello stesso istante, questo sentimento si trasformerà in serenità, la
serenità in concentrazione e nella vostra mente scorrerà il film di
tutto il lavoro che state facendo assieme e che vi ha portato lì.
Vi
siete esercitati duramente, il duro lavoro fatto he reso i suoi frutti,
in facoltà e in prestazioni, non preoccupatevi. Siete stati sempre
attenti alle necessità del vostro cane cercando di capire, in ogni
momento, quello di cui aveva bisogno espandendo il vostro istinto e
facendo delle lunghe riflessioni sull’accaduto.
Tutto questo lavoro
non può essere influenzato da una semplice competizione, che è un
banale strumento a vostra disposizione per capire qualcosa di più su di
voi e il vostro cane.