Il Cane da Show
pubblicato
Lunedì ,
4 Gennaio 2010 alle ore
12:55 in
Le attività con il cane
a cura di Michele Caricato
Dopo nove ore di viaggio in aereo e non so bene quanti martini per ingannare l’attesa...
Avevo comunque la pretesa di poter scorgere, dal piccolo finestrino, la famosa statua della libertà simbolo di tante cose non per ultimo del fatto che eravamo finalmente in procinto di atterrare. Avevo programmato e sognato questo viaggio da lungo tempo e finalmente febbraio era arrivato ed assieme a lui il più importante degli eventi cinofili negli Stati Uniti e forse nel mondo: Westminster!
Sulla carta conoscevo tutto di questo famoso show. Come ogni buon handler a casa non sono mai mancate riviste americane e video delle esposizioni più importanti in USA e le relazioni dettagliate di colleghi o allevatori che c’erano già stati non avevano fatto altro che alimentare la mia curiosità, personale e professionale, di assistere a questo spettacolo.
Ed è proprio di questo che parliamo, di uno show in piena regola al quale partecipano attivamente cani, proprietari ed handler che arrivano tutti al massimo della forma a questo evento.
Ma per competere a questi livelli, dove niente è lasciato al caso ed ogni piccolo particolare studiato e curato alla perfezione, quali sono le caratteristiche che deve avere il nostro cane e quali capacità dobbiamo avere noi per lavorare al suo fianco?
In effetti in pochi anni il livello delle nostre esposizioni è aumentato vertiginosamente e ci ha messo tutti nella necessità di raggiungere degli standard di preparazione che non si allontanano molto dal mondo spettacolare delle gare USA. Certo la nostra è una cultura diversa e non abbiamo gli stessi numeri ed interessi economici; ma la competizione non ci manca! Il senso estetico è intrinseco nei nostri geni e questo porta tutti a dare il meglio e rimanere ad un buon livello, non è sicuramente cosa facile anche in Europa.
Tralasceremo lo standard al quale il nostro beniamino dovrà sicuramente attenersi il più possibile solo per poter iniziare a pensare ad una carriera espositiva e passeremo subito a quei canoni estetici che non sono relativi ad una razza ma valgono, in linea di massima, un pò per tutti i cani.
La prima caratteristica alla quale dobbiamo pensare è quella della costruzione generale e in particolare gli appiombi che, come suggerisce chiaramente il nome, devono essere il più corretti possibile con il posteriore ben allineato e le zampe anteriori che non procedono ognuna per la propria strada ma possibilmente che guardano diritte davanti a se. Dopo questo esame passerei alla schiena che, per colpire l’occhio del giudice, dovrebbe avere un garrese leggermente rialzato rispetto alla groppa ed essere dritta! Anzi una tavola! Ed uso appositamente questa parola perchè non deve cedere neanche se ci poggiate qualcosa su. Fanno naturalmente eccezione razze particolari come pure per il discorso delle angolazioni della spalla e del posteriore che dovrebbere essere sempre prosperose.
E’ normale che questo spesso non collimi bene con quanto indicato in uno standard ma ricordate che qui stiamo parlando di un cane da show e cioè di quel soggetto che prima che ci rendiamo conto di come sia veramente fatto, e prima che il giudice lo abbia veramente valutato è già arrivato al Best in Show. Possiamo essere d’accordo o no ma il fatto non cambia.
I colori del mantello e la toelettatura sono altrettanto importanti ma qui dovrebbe affrontare l’argomento uno specialista del campo. Quello che invece possiamo approfondire un pò è la preparazione fisica del nostro pargolo. Se abbiamo un soggetto a pelo corto o medio ci viene facile immaginare quanto possa fare la presenza di muscoli e muscoletti sodi e ben definiti e quanto una buona massa muscolare possa aggiungere al nostro cane. Oltre a questo (e quindi valido anche per i cani a pelo lungo) c’è l’elemento fondamentale del movimento. Vedere un cane che dopo due giri di ring inizia già a rallentare o che comunque non tiene il passo con il conduttore è veramente qualcosa di abominevole. Io dico sempre che se un cane è meno veloce di me (che non sono tutto questo atleta) siamo messi veramente male. Quando invece ci capita di osservare questi magnifici soggetti a moto perpetuo che sembra non si fermeranno mai, neanche quando l’handler stramazzerà sfinito al suolo, che hanno un allungo spaventoso e una spinta da centometrista allora li si che rimaniamo incantati. E come noi probabilmente il giudice. E rieccoci arrivati al best in show. In effetti non è proprio così semplice ma è importante crederlo quando ci si cimenterà in un serio e regolare programma atletico per il nostro cane.
Si può cominciare con delle passeggiate durante le quali vi lascerete comodamente tirare dal vostro cane al quale avrete fatto indossare una pettorina apposita (quelle da sleedog vanno bene).
Anche correre e giocare nell’acqua sono un fantastico toccasana per una muscolatura poco solida.
Non parliamo del nuoto che ha veramente dei vantaggi incredibili rispetto a qualsiasi altro tipo di preparazione.
Questo tipo di lavoro non è però sempre possibile e quindi bisogna spesso ripiegare alla bici o al tapis roulant che hanno il vantaggio (soprattutto quest’ultimo) di permetterci una grande regolarità nel lavoro ma un grosso svantaggio per quello che è il prossimo ed ultimo argomento che affronteremo: il carattere.
Vivacità, effervescenza ed energia sono comportamenti che non possono essere insegnati ad una cane ma vanno coltivati durante la sua crescita e la sua preparazione. La genetica anche qui è importante ma se sapremo avere noi per primi gli atteggiamenti corretti il nostro allievo ci seguirà a ruota.
Mi propongo di entrare nello specifico in un altro articolo ma quello che mi permetto di consigliare è sicuramente una gestione oculata delle gare: troppe esposizioni soprattutto da giovane non aiutano il nostro amico ad amare le competizioni. Il cucciolo deve fare il cucciolo. Imparare tante cose, anche cosa sono gli show ma soprattutto capire che il mondo e la gente sono molto divertenti ed esplorare ed imparare un’attività fantastica.
La “chiusura” mentale che spesso danno alcuni esercizi di piazzamento e manipolazione se non supportati da altre nozioni che dovrebbero essere impartite al cane possono impoverire molto il cammino di formazione caratteriale del giovanotto.
Il vostro atteggiamento dovrà inoltre essere sempre sereno e tranquillo quando siete in gara sfruttando tutte le occasioni possibili per dedicarvi ad attività ludiche con lui.
Ricordatevi che credere nel nostro cane è fondamentale per intraprendere un serio lavoro di preparazione ma l’unico modo per migliorare è essere sicuri che, almeno lui, sia stia divertendo in allenamento e soprattutto in gara.
L’ideale sarebbe che anche voi lo facciate ma anche questo è un altro agomento.