Bisogno di Contatto
pubblicato
Mercoledì ,
3 Giugno 2009 alle ore
11:37 in
Comportamento
a cura di Francesco Caricato
La vicinanza fisica produce una forma di benessere insostituibile, che soddisfa i cuccioli tanto quanto il cibo.
I cani, soprattutto quelli allattati artificialmente, possono continuare da adulti a praticare la suzione di coperte o parti del corpo del proprietario, poiché questo bisogno primario non è stato soddisfatto al momento opportuno.
Ciò si verifica perché la suzione al capezzolo materno non serve soltanto per l’assunzione del latte, ma anche per soddisfare la innata necessità del cucciolo di intimo contatto con il corpo della madre.
Il contatto fisico non è importante solamente per i cuccioli, ma anche per gli adulti. Ricordiamoci che stiamo parlando di animali da branco, nati per vivere tutta l’esistenza a fianco di altri compagni sociali, e il contatto fisico ha la funzione di saldare i legami fra i singoli individui.
Chi possiede più di un cane, sa che spesso amano dormire a stretto contatto tra loro, e chi ne possiede solo uno è abituato a vederselo disteso ai piedi, quando è il momento del “riposino”.
Ci sono una serie di altri gesti espressi mediante il contatto corporeo, i quali sono legati alla comunicazione sociale.
Molti di loro traggono la loro origine dai comportamenti infantili, ad esempio a tutti sarà capitato di vedere un cane che, con il muso, tocca quello di un altro; di solito è quello più giovane o più basso di rango che lo fa, per manifestare amicizia e come richiesta di accettazione da parte dell’altro.
Lo stesso comportamento può essere eseguito contro le mani o le gambe del padrone, e in questo caso ha un significato per lo più di richiesta di attenzioni.
Altre volte il cane fa solo il gesto, senza venire effettivamente a contatto con l’altro individuo, e in questo caso la sua intenzione è quella di calmarlo, di rappacificarlo, sia che si tratti di un suo simile, sia di un essere umano.
I colpetti dati con la punta del naso possono essere diretti verso i lati del collo o verso le orecchie di un conspecifico, in questo caso è più evidente la disparità gerarchica, e quello dei due che mette in atto questi comportamenti, intende manifestare la piena accettazione della dominanza dell’altro.
Questo movimento può essere eseguito anche senza reale contatto, e accompagnato da altri segnali che rivelano la condizione di sottomissione, come la rotazione della zampa anteriore verso l’esterno o uno scodinzolio con la coda abbassata.
L’origine di tutti questi comportamenti infantili, trovano spiegazione se pensiamo che i colpetti con il muso, simulano quelli che il neonato dà ai capezzoli materni per sollecitare la produzione di latte, oppure ricordano il cucciolo che lecca ansioso le labbra di un adulto per sollecitare il rigurgito del cibo.
A questo proposito molte persone mi chiedono perché vuole proprio farlo sulla bocca, e di solito si usa pensare che il cane ci stia “baciando”.
In realtà c’è molto che accomuna l’atto del baciare umano a quello del leccare canino: entrambi i comportamenti derivano da una richiesta di cibo.
Infatti la nutrizione bocca a bocca è presente in molti gruppi umani appartenenti a culture diverse, in cui i bambini di pochi mesi protendono le labbra per richiedere alimenti pre-masticati alla madre.
Lo stesso vale per il nostro amico a quattro zampe, che leccando le nostre labbra, imita il cucciolo che richiede all’adulto il cibo rigurgitato.
Così facendo cerca di ottenere amicizia e accettazione.
Stiamo attenti però a non commettere l’errore di antropomorfizzare questi comportamenti, il cane che ci lecca non intende chiedere perdono per quello che ha fatto, come molti credono, ma cerca di placare la nostra aggressività che da lì a poco potrebbe esplodere.
Si tratta di una sfumatura , che è importantissimo sottolineare per capire meglio il comportamento dei cani.
Il cane cerca solo di renderci bendisposti nei suoi confronti, non per scusarsi di un errore commesso del quale probabilmente non è neanche cosciente.
Il leccare può avere anche altre funzioni: la madre lecca i suoi cuccioli per tenerli puliti per scaldarli e per stimolare l’apparato digestivo. Anche i cuccioli si leccano tra loro per rassicurarsi reciprocamente. Il maschio annusa attentamente e poi lecca i genitali della femmina in calore, svolgendo il primo passo del corteggiamento della specie.